venerdì, Marzo 29, 2024
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Il “padiglione Angola” è Made in Italy: dalla Brianza a Dubai, Eurostands porta il suo saper fare a Expo 2020

La storica azienda, leader nel settore fieristico, trasporta i suoi allestimenti a oltre 5mila chilometri di distanza: sono 3 i piani di costruzione, 7 le aree tematiche realizzate e 2000 i mq di lavorazioni. Eurostands si conferma così una realtà di spicco nell’ambito delle esposizioni universali, giungendo alla settima partecipazione. “Dalla Brianza a Dubai, nonostante un anno di pandemia e le difficoltà annesse, prosegue il nostro impegno ultraventennale nella costruzione dei padiglioni nelle esposizioni universali”, afferma Maurizio Cozzani, AD di Eurostands.

È stato un anno di difficoltà, mancati spostamenti e appuntamenti cancellati, ma l’attesa è finita: seppur con 365 giorni di ritardo si sono finalmente accesi i riflettori su Expo Dubai 2020 e aperte le porte di uno degli appuntamenti internazionali più attesi. L’esposizione universale, iniziata il 1° ottobre, sarà di scena al “Dubai Experience Centre” fino al 31 marzo 2022. Come sempre, più che di una semplice fiera, si tratta di un vero e proprio viaggio attorno al globo, un tour che passa attraverso padiglioni e installazioni creative, originali e altamente innovative. All’evento partecipano 192 Paesi, tra cui l’Italia che, oltre al padiglione ad essa dedicato, emerge dal punto di vista operativo anche grazie al padiglione Angola realizzato da Eurostands, nota azienda brianzola leader nel settore degli allestimenti fieristici e dell’architettura temporanea. Per l’impresa di Cambiago, non si tratta della prima volta a Expo, il debutto è stato oltre 20 anni fa e le partecipazioni alle esposizioni universali numerose, tanto da fare di Eurostands una vera e propria veterana: da Lisbona a Shangai, da Hannover ad Aichi fino a Milano nel 2015 per un totale di 7 presenze. Tornando al padiglione realizzato, Eurostands si è occupata dell’allestimento di interior fitting: il tema prescelto dall’Angola è “Oportunidades”, un leitmotiv altamente evocativo e di buon auspicio dopo le difficoltà attraversate; non solo, l’installazione, frutto della partnership con l’azienda emiratina ABRA, sorge nell’Opportunity District, che mira a incarnare la missione generale di Dubai, ovvero quella di stimolare innovazione, opportunità e connettività.

Maurizio Cozzani – AD Eurostands

“Prendere parte ad un evento così importante come Expo Dubai 2020 è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha sottolineato Maurizio Cozzani, Amministratore Delegato di Eurostands – con il padiglione Angola, che incarna alla perfezione innovazione e contemporaneità, prosegue la presenza di Eurostands nelle esposizioni universali: un percorso iniziato dai fondatori già dal lontano 1998 con la costruzione del padiglione Italia a Lisbona, per proseguire nel 2010 con quello a Shanghai e con i 4 national pavilion realizzati a Milano in occasione di Expo 2015. L’auspicio per il futuro è che l’Expo sia il primo di una nuova e lunga lista di eventi internazionali in presenza”.

Dal punto di vista operativo, i professionisti di Eurostands sono intervenuti su 3 piani di costruzione, all’interno di un’area di circa 2000 mq, e hanno fornito tutti gli arredi per uffici, cucina, ristorante, nonché le decorazioni. Il padiglione stesso, per la maggior parte costituito da materiali ecosostenibili come legno, metallo e vernici ecologiche, è un vero e proprio percorso nella cultura dell’Angola suddiviso in 7 aree tematiche, ognuna delle quali caratterizzata da una tipologia di realizzazione particolare. A queste, si aggiunge un ristorante pensato appositamente per gli ospiti dell’evento. Tra le diverse zone che caratterizzano la struttura, la numero 4 risulta la più tecnologica e innovativa: la parete, infatti, è costituita da 500 piastrelle dotate di illuminazione interna. Un allestimento giocoso, brillante e dal valore altamente simbolico, dal momento che questa scelta rappresenta il domani dell’Angola, un futuro nel quale le nuove tecnologie devono necessariamente essere protagoniste per illuminarne il cammino.

Redazione City
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