venerdì, Aprile 19, 2024
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L’arte di Massimo Cappelletti si indossa con il nuovo marchio Invented Store

Massimo Cappelletti è tra gli artisti che hanno prestato il loro talento al nuovo marchio italiano di e-commerce Invented Store, l’abbigliamento sostenibile che mette l’arte in movimento, proponendo un capo semplice, comodo e allegro come le t-shirts in cotone biologico e inchiostri a base d’acqua, che danno voce ad artisti e creativi.

Ogni t-shirt è una tela che accoglie la creatività per portarla in giro per il mondo.

Fondatore e proprietario del brand Invented è Matteo Pallone, un giovane di 29 anni. “L’idea di questo brand nasce a gennaio 2020, in piena pandemia – spiega Matteo Pallone- nella mia stanza di 12 metri quadrati, dove leggendo un articolo sull’arte e gli artisti, una delle categorie più colpite dalle restrizioni legate all’emergenza pandemica, mi è venuto il desiderio di fare qualcosa di concreto per rimettere l’arte in movimento. Invented dà la possibilità agli artisti di esprimersi attraverso un capo da indossare, in modo tale che tutti possano vedere e toccare con mano le loro idee e la loro creatività. La nostra missione è quella di cambiare il modo in cui siamo abituati a vivere l’arte. Vogliamo portarla in ogni momento della vita quotidiana e in giro per il mondo. Invented non è una semplice t-shirts, in quanto scegliendo la maglietta si sceglie l’artista, il suo mondo, la sua storia, la sua personalità. È come indossare un quadro.”

Massimo Cappelletti, nato nel 2001 a Trento, è un giovane fotografo e studente di fotografia a Milano, creatore di Studio Maxi e fondatore di JKPMC consulting. La sua arte spazia dalla fotografia al disegno. Per il brand Invented ha firmato le opere “Developing The Connection” e “The Challenge”.

“Cerco di esprimere la mia visione del mondo attraverso l’arte – afferma Massimo Cappelletti – . Developing the Connection rappresenta l’obiettivo ultimo: sviluppare la persona come una macchina ben congegnata dove la singolarità è oramai volta alla coesione della molteplicità, creando un’unità capace di captare gli impulsi esterni, amalgamandoli con quelli interni. Una ricerca della perfezione per essere accettati dagli altri. L’altra opera, The Challenge. pone l’accento sulla velocità con cui gira il mondo in continua evoluzione e sulla nostra continua corsa per adeguarsi a tutto questo. Forse giova rallentare e riflettere. Interiorizzare. Forse non siamo più in lotta per la sopravvivenza, bensì in lotta per la possibilità di sopravvivere meglio, chance che viene data dall’alto, come marionette danzanti, grazie a fili impercettibili”.

Redazione City
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